martedì 5 luglio 2016

L' ATTENTATO - Yasmina Khadra




Titolo: L'attentato
Autore: Yasmina Khadra
Pagine: 256
Anno: 2016
Editore: Sellerio Editore Palermo


"L’attentato non è un romanzo sul terrorismo, per quanto ne sia pervaso dall’inizio alla fine: non è sulle circostanze ideologiche o storiche di esso; sulla giustizia o il torto di una causa, benché alcune pagine incancellabili pongano il lettore nel mezzo della tragedia palestinese. È un romanzo, lucido e lacerante, sulla paranoia che il terrorismo genera quando diventa orrore quotidiano; quando non è esterno ed estraneo, ma si pone come alternativa esistenziale con cui ciascuno deve, nessuno escluso, fare i conti.
Amin Jaafari è un chirurgo di Tel Aviv, figlio di beduini naturalizzato israeliano, ottimamente integrato nel successo di una carriera costruita per mezzo del «sedurre e rassicurare», in cui «ogni successo era un’offesa al loro rango». Un attentato di kamikaze vicino al suo ospedale conduce alle sue cure feriti su feriti e arrivano, insieme ad essi, gli agenti dei servizi segreti che arrestano Amin e cominciano a interrogarlo per giorni. Sihem, la bella, intelligente, ammirata moglie di Amin è tra le vittime ma porta sui resti i segni di essere lei l’attentatrice. Pressioni degli investigatori e intimidazioni della gente non convincono il medico. Liberato, giorni dopo, scopre a casa la prova dell’incredibile: è lei l’attentatrice. Così inizia un’indagine personale: «voglio sapere chi ha indottrinato mia moglie, l’ha bardata di esplosivo» ma soprattutto perché «non sono stato capace di farle preferire la vita». Nessuno lo sarebbe stato, perché a tutto si sopravvive ma «non si sopravvive al disprezzo, quando solo questo si è visto per tutta la vita» e «come morire degnamente» diventa la sola «idea fissa».
La ricerca porterà alla verità dei fatti. Sarà per Amin un percorso iniziatico, che si tinge inevitabilmente di ricordi personali. La rivelazione della realtà, di fronte a cui era cieco, degli artefici dell’odio e dei luoghi dove nasce. Ma soprattutto l’immersione nella mente di chi sceglie, contro tutta la felicità e la vita, ciò che crede sia il martirio."

Non amo la politica, e leggere saggi che argomentano situazioni politiche. Ma questo è un libro, un romanzo, che parla innanzitutto di persone. Il protagonista è Amin Jaafari, un chirurgo felicemente sposato che abita a Tel Aviv. Da un giorno all'altro la sua vita sembra diventata un castello di carte, pronto a crollare. Sua moglie, una donna come tante altre, perfettamente integrata, si fa esplodere in un attentato suicida. Amin è esterrefatto e incredulo. Inizialmente è convinto che sua moglie sia semplicemente una delle vittime, ma poi le prove lo portano a convincersi che invece è l'attentatrice. Alternando momenti di lucidità a momenti di sconforto totale, Amin inizia un viaggio allo scopo di capire chi ha portato sua moglie a compiere quel gesto estremo, e come sua moglie possa essersi lasciata convincere.
Amin è la vittima tra le vittime. Considerato colpevole da chi è rimasto, e distrutto dal dolore di aver perso la donna della sua vita. 
Un romanzo scritto molto bene, non facile, ma che di sicuro vale la pena leggere.

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